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RIOMAGGIORE
E' un grosso borgo. Le case addossate una all'altra quasi a protezione e sostegno vicendevoli si ergono dalla scogliera sul mare lungo i due lati dal torrente maggiore e si addentrano verso il monte fin dove la larghezza della valle e la relativa pendenza lo rendono possibile. Alcune case sono più alte che quelle degli altri paesi come se dall'ombra della valle cercassero qualche ora di sole in più o si ergessero in punta di piedi per gettare uno sguardo verso il mare o verso le creste delle colline confinanti col cielo. A oriente, circondato dalle gradinate dei vigneti, sovrasta il santuario di Montenero. Dall'altra parte una dorsale si spinge quasi al mare come per sostenere i ruderi del castello e il torrione e divide l'altro lembo del paese dove sono la stazione e alcune Via Amorecase di costruzione recente presso il torrente Rio finale. Vi sono due piccole spiagge: una alla foce del Rio Finale, davanti alla stazione, si è formata per lo scarico dei detriti quando costruirono la galleria ferroviaria di Biassa; l'altra spiaggia a un centinaio di metri oltre gli scogli sulla sinistra del Rio grande è quella di Fòssola: una minuscola insenatura di bellezza solitaria, quasi un capriccio di luce e di colore nel profumo delle alghe. In alto, verso levante, oltre i vigneti, la mole dei monti culminanti nelle cime del Bramapàn (m. 667) e dei Verùgoli o Verrùgola (m. 740), deturpato quest'ultimo da recenti costruzioni di « ponti » radiotelefonici. Presso la stazione ferroviaria inizia il sentiero « via dell'amore » che, scorrendo sugli scogli a picco sul mare, in un quarto d'ora, porta alla vicina Manarola. Da questo sentiero si possono osservare interessanti forme di roccia arenaria compatta: formatasi nei millenni sul fondo marino, ora si erge a tratti quasi verticali e offre talvolta curiosi disegni a zig zag e a trapunto dovuti in gran parte all'azione del mare che li rende quasi simili a grossi pezzi di sughero.
Monumenti
La chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista sorge nella parte alta del paese, verso nord-
L'Oratorio di S. Antonio abate, si trova tra l'abitato, sul lato sinistro, a metà della salita omonima; è un picco-
L'Oratorio di S. Rocco, sorge quasi in cima allo sperone di collina che divide i versanti dei due torrenti, presso i ruderi del castello. Ha sul davanti un piccolo portico.
Nella parte alta del paese, in una piazzuola, si erge l'Oratorio di N.S. Assunta. Vi si notano due finestre laterali molto slanciate. Forse fu costruito nel 1476. All'interno vi è una tempera su legno a forma di trittico con fondo oro. E' del XV secolo: raffigura la Vergine col Bambino fra s. Giovanni Battista e (forse) s. Domenico: la cornice e il coronarmento sono più recenti. L'oratorio appartiene alla Confraternita di N.S. Assunta.
Proverbi Locali
Da setembre a se tagiacu ca pende
trad.
Di settembre si taglia quello che pende
Nadàu sensa nèive i nu va 'na grana de pèive
trad.
Natale senza neve, non vale una grana di pepe
Una Favola
In una notte di luna piena gli abitanti riuniti presso il mare decisero che si poteva arrivare alla luna. Qualcuno pensò di mettere delle botti una sopra l'altra. Dato che di botti a quei tempi ce ne erano tante, cominciarono a radunarle e a sovrapporle e di tutte le dimensioni. Più ne arrivavano e più erano issate, fra l'entusiasmo dei presenti. Quando l'entusiasmo fu al colmo, ci si accorse che mancava una sola botte per arrivare alla luna. Visto che non ne arrivavano più, fu dato ordine di toglierne una di sotto e aggiungerla di sopra. Tra il silenzio attonito dei presenti fu iniziata la delicata operazione, ma la torre crollò con grande fragore. Qualcuno, più ottimista, rima-